CASEIFICIO ROSSO
Oggi più che mai il prodotto artigianale tipico è vissuto come un fatto di cultura, simbolo della civiltà del passato e indicatore della civiltà del futuro. Questa valenza storico-culturale resta oggi, il migliore strumento per comunicare l’eccellenza della produzione espressa da quelle piccole aziende che, fortemente radicate sul territorio, sono depositarie di un saper fare antico. Come comunicare però tutto questo in maniera emozionale e incisiva? E come fornire all’artigiano nuovi elementi per esaltare il suo saper fare, per svecchiarlo, proiettandolo in un futuro dove tecnologia e creatività strizzino l’occhio alla tradizione?
Nel 2002, a Biella, era attivo un consorzio di promozione denominato La Tavola dell’Orso. Una cordata di aziende che, accomunate da una produzione d’eccellenza, imbandivano la tavola tradizionale dei biellesi. Con La Tavola dell’Orso bussammo a Cittadellarte chiedendo una collaborazione per tentare di unire il saper fare degli artigiani e il saper creare degli artisti.
Nacque così una prima manifestazione denominata: “Le Dieci Tavole d’Artista”. Dieci artisti scelti da Michelangelo Pistoletto interpretarono i prodotti tipici biellesi in altrettante installazioni. Questa esperienza mi diede una misura della validità della strada intrapresa ma già la sera, a evento non ancora terminato, pensavo che, per presentare e comunicare al meglio un prodotto artigianale tipico, è necessario inserirlo nel suo contesto territoriale e che questo territorio in qualche maniera bisogna portarselo dietro. Pensai così ad una scenografia che mettesse in relazione tutta la produzione artigianale biellese, trasversalmente.
Alcuni artigiani avrebbero realizzato il contenitore biellese, altri vi avrebbero posizionato i prodotti dell’eccellenza artigiana più significativi. Tutto questo, secondo la ricetta che si andava sperimentando, elaborato dagli artisti. Ne parlammo con Paolo Naldini e successivamente con CNA. Nacque così un tavolo di lavoro a tre, l’obiettivo era la costituzione di un’installazione riutilizzabile che rispondesse ad alcune linee guida: rappresentatività dell’identità storico culturale, naturalistica e produttiva del biellese, trasportabilità e adattabilità a qualsiasi tipo di situazione espositiva. Una sorta di “Ambasciata del Territorio” itinerante a disposizione delle aziende e degli enti locali per promuoversi in sinergia tra loro.
Ora che quest’idea è stata tradotta in realtà dall’Ufficio Produzione di Cittadellarte con i Cubi in Movimento il territorio biellese ed i suoi artigiani eccellenti dispongono di un nuovo fantastico biglietto da visita dove, attraverso la comunicazione della qualità di un prodotto, si esprime una qualità di vita che deve essere alla base di una nuova rinascita del territorio biellese.
Enrico Rosso, Titolare del Caseificio Rosso